Nippon Steel considera
“inappropriato” il ruolo svolto dalla politica statunitense
nella vicenda Us Steel, dopo che Bloomberg News ha riferito che
il presidente Joe Biden avrebbe deciso di bloccare formalmente
la proposta di acquisizione da 14,1 miliardi di dollari per
motivi di sicurezza nazionale, entro la fine del mese.
“È inopportuno che la politica continui a prevalere sui veri
interessi della sicurezza nazionale, soprattutto quando l’
alleanza essenziale tra Stati Uniti e Giappone costituisce una
base importante per ogni intesa”, ha dichiarato Nippon Steel in
un comunicato. L’accordo proposto è attualmente all’esame del
Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (Cfius),
presieduto dal segretario del Tesoro Janet Yellen, che ha il
compito di esaminare se le transazioni internazionali che
coinvolgono imprese nazionali possano avere un impatto negativo
sulla sicurezza nazionale del Paese. La conclusione del processo
è prevista per la fine di dicembre. Dello stesso avviso è il
presidente eletto, Donald Trump – che ha dichiarato che
bloccherà l’accordo in linea con la sua piattaforma “America
First”. Separatamente, Nippon Steel ha comunicato che si
impegnerà a versare 5.000 dollari a ciascun dipendente di Us
Steel come “bonus di chiusura” una tantum, nel caso in cui
l’acciaieria giapponese sia autorizzata a completare
l’acquisizione dell’azienda americana. “Ci auguriamo che questo
premio dimostri l’impegno a lungo termine di Nippon Steel a
condividere il successo di Us Steel, e a fornire un futuro più
sicuro ai dipendenti, alle loro famiglie e alle comunità”, ha
dichiarato in un comunicato Takahiro Mori, direttore e
vicepresidente di Nippon Steel.
Gli azionisti della azienda americana in passato hanno
appoggiato l’offerta, che sulla carta mira a rendere l’impresa
più competitiva a livello globale, creando il terzo produttore
di acciaio al mondo per volumi. La fusione proposta, tuttavia, è
stata osteggiata dal potente sindacato United Steelworkers, con
sede in Pennsylvania, lo stato rivelatosi chiave per le elezioni
presidenziali. Secondo i dati della World Steel Association, la
US Steel, fondata nel 1901, un tempo simbolo della competitività
economica americana, ha faticato a tenere il passo con la
concorrenza dei rivali stranieri, classificandosi al 24mo posto
nel 2023 a livello mondiale.
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