Lo stato di salute delle banche europee rimane buono, con risultati generalmente in crescita nel 2024, anche se esistono delle divergenze fra gli Istituti che stanno combattendo ancora con problemi di efficientamento dei costi e della performance e banche che stanno tentando di accrescere e diversificare i ricavi.
Fra queste ultime è in corso una vero e proprio valzer di acquisizioni, che ha riportato alla ribalta il tema del risiko bancario. Secondo l’agenza S&P il consolidamento del settore bancario italiano è “inevitabile”, ma non tutte le operazioni hanno la stessa portata e lo stesso potenziale.
Mercato italiano verso il consolidamento
Ricordando che, Italia, Monte dei Paschi di Siena ha lanciato un’OPA su Mediobanca e BPER Banca su Banca Popolare di Sondrio (BPS), S&P ha spiegato che considera “inevitabile” il consolidamento nel settore bancario italiano, poiché la maggior parte delle banche cercherà di ottenere ulteriori economie di scala ed una migliore diversificazione dei ricavi per migliorare la propria capacità di guadagno, investendo nell’innovazione.
Nonostante ciò, il successo delle passate fusioni e acquisizioni tra banche, in Italia, è stato altalenante e non sempre caratterizzato dal successo. Ma quando si può dire che una aggregazione sia di successo? E quali sono i fattori che garantiscono la bontà di una operazione di M&A.
Le ipotesi di successo di Pop Sondrio e Astrobank
“Nel caso di BPER Banca e Banca Popolare Sondrio, pensiamo che la fusione, se eseguita in modo efficace, potrebbe rafforzare la posizione di mercato di BPER Banca e aprire la strada a un gruppo più efficace e diversificato“, sottolinea S&P, citando una delle tante operazioni annunciate nell’ultimo periodo. Un giudizio che contrasta con le aspirazioni dell’Istituto lombardo, che ha presentato un Piano che punta sulla crescita “stand alone”.
Fra i casi specifici esaminati da S&P anche la transazione “concordata” con cui Alpha Bank ha annunciato l’intenzione di acquisire Astrobank. La transazione aumenterebbe la scala di Alpha Bank, che raggiungerebbe una quota di mercato del 10%, consolidando la sua posizione di terzo operatore dietro a Bank of Cyprus ed Eurobank, ed aiuterebbe a mantenere lo slancio della redditività.
Commerzbank impegnata a resistere a Unicredit
C’è poi la complessa posizione di Commerzbank, che ha ribadito a più riprese l’indisponibilità ad una aggregazione con Unicredit. La banca tedesca – ricorda S&P – ha annunciato ambiziosi obiettivi finanziari, come parte della strategia per resistere ad Unicredit.
L’agenzia ritiene però che il raggiungimento di questi target rivisti al rialzo dipenderà dal mantenimento di un forte slancio nelle attività basate sulle commissioni, supportato anche da ulteriori acquisizioni, e da fattori esterni che sono al di fuori del controllo del management, come il livello dei tassi di interesse.
Lo status delle banche europee
Gli utili del 2024 hanno confermato il trend positivo in atto dal 2023, a fronte di una solida redditività e di metriche finanziarie complessivamente robuste, in linea con le aspettative di S&P. La redditività del quarto trimestre del 2024 è rimasta elevata, mentre le metriche di credito complessive sono risultate solide.
Il 2024 è il secondo anno consecutivo in cui le banche europee hanno ottenuto, in media, un rendimento del capitale proprio a due cifre. – sottolinea l’agenzia – Esempi precedenti di performance simili risalgono a prima della crisi finanziaria globale, quando i livelli di capitalizzazione erano notevolmente inferiori e la gestione del rischio e la regolamentazione erano meno evolute.
Nonostante un quadro sostanzialmente positivo, S&P ritiene che diverse incertezze – principalmente legate a fattori esterni, come le politiche commerciali o la geopolitica – continuino a offuscare le prospettive delle banche europee, che non sarebbero immuni da un deterioramento delle prospettive macroeconomiche. I rischi geopolitici potrebbero infatti ridurre la fiducia delle aziende e portare a una rivalutazione disordinata dei rischi sui mercati finanziari, con effetti a catena su banche e non banche.