«Più di 150.000 metri quadrati di aree industriali creeranno 250 nuovi posti di lavoro, grazie a un investimento interamente privato di circa 20 milioni di euro. Questi investimenti sorgeranno nell’area del mai nato Interporto di Battipaglia, una delle ferite aperte del nostro territorio, che oggi ritrova nuova vita, creando un ponte tra il mondo agricolo e quello industriale». Così Antonio Visconti, Presidente del Consorzio ASI Salerno, ha presentato con orgoglio il progetto «Hub del Freddo», un’iniziativa destinata a trasformare il tessuto economico e logistico della provincia di Salerno, con un focus sulla valorizzazione della Piana del Sele.
L’Hub del Freddo nasce con l’obiettivo di rispondere alle esigenze delle aziende agroalimentari locali, migliorando sensibilmente la capacità di conservazione e commercializzazione delle eccellenze del territorio. Grazie alla realizzazione di infrastrutture logistiche avanzate, il progetto permetterà di rafforzare la competitività delle produzioni salernitane sui mercati nazionali e internazionali.
Un aspetto chiave dell’iniziativa è il rilancio di un’area storicamente emblematica, quella dell’ex Interporto di Battipaglia, che per anni ha rappresentato un’occasione mancata per lo sviluppo industriale della zona. «Questo progetto colma un vuoto—ha aggiunto Visconti—e segna un passo avanti decisivo per la nostra filiera agroalimentare, creando un sistema integrato tra produzione, trasformazione e distribuzione».
La realizzazione dell’Hub del Freddo è frutto di un percorso strutturato, che vede il coinvolgimento diretto della Camera di Commercio di Salerno, di Confagricoltura Salerno e del Consorzio ASI Salerno. Lo studio e l’elaborazione del progetto sono stati curati dall’Università Bocconi di Milano, che ha individuato soluzioni innovative per garantire servizi logistici efficienti e sostenibili.
La logistica del freddo rappresenta una risposta concreta alle necessità delle imprese agroalimentari della Piana del Sele, uno dei distretti produttivi più importanti d’Italia. Le nuove infrastrutture permetteranno di preservare la freschezza e la qualità dei prodotti, riducendo al minimo le perdite lungo la catena di distribuzione. Ciò si tradurrà in un valore aggiunto per le imprese locali e in un incremento della competitività complessiva del comparto.
L’impatto occupazionale del progetto è significativo: i 250 nuovi posti di lavoro annunciati si inseriscono in un contesto economico in cui la creazione di opportunità è cruciale per contrastare lo spopolamento e stimolare l’attrattività del territorio. «Accogliere le prime aziende che hanno creduto in questo progetto è una grande soddisfazione—ha concluso Visconti—perché dimostra come la collaborazione tra pubblico e privato possa generare sviluppo concreto e duraturo».
L’Hub del Freddo si configura, dunque, come un volano per la crescita del territorio, con effetti positivi sia per il mondo agricolo che per quello industriale. Le infrastrutture previste non solo garantiranno una migliore gestione dei prodotti agroalimentari, ma favoriranno anche l’incontro tra innovazione tecnologica e tradizione produttiva, offrendo nuove opportunità alle imprese e ai lavoratori del settore